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Mal di schiena in gravidanza: come si manifesta e a che cosa è dovuto?


Le cause del mal di schiena sono molteplici, generalmente i cambiamenti tipici della gravidanza alterano la meccanica della colonna: i muscoli antigravitari della schiena difatti sono chiamati a un super lavoro a causa dell’inefficienza della muscolatura addominale e dell’aumento di volume dell’utero.

L’utero in crescita, però, genera anche una sorta di sostegno della colonna vertebrale. Queste apparenti contraddizioni ci danno una chiara idea della complessità di questa sindrome. A questo si aggiunge il fattore ormonale: nel corso dei nove mesi aumentano considerevolmente i livelli della relaxina, un ormone che consente il necessario rilassamento dei tessuti e delle articolazioni (soprattutto a livello del bacino) al momento del parto. Si ipotizza che questo ormone possa rendere la schiena più vulnerabile all’aumentato carico.


Il maggior nemico della schiena è l’immobilità: alcune gravidanze a rischio obbligano al riposo a letto per mesi, in altri casi l’aumento di peso causa difficoltà nei movimenti, in entrambi i casi la mancanza di attività favorisce l’insorgenza del dolore.


Il mal di schiena si presenta con maggiore frequenza tra il quinto e il sesto mese di gestazione.
In una percentuale inferiore di casi, il mal di schiena si localizza esclusivamente nellasede dorsale. Altre volte interessa la regione lombare, con o senza irradiazione a uno o a entrambi gli arti inferiori. Negli altri casi il dolore è prevalente nell’area delle articolazioni del bacino, ma si irradia talvolta alla coscia o alla gamba. Quest’ultimo è purtroppo il gruppo più numeroso e quello che accusa i sintomi più fastidiosi che non di rado provocano minore autonomia alla deambulazione, maggiore difficoltà nel salire le scale e nell’inclinare il tronco.
Come si può prevenire? E come si può alleviare il dolore?
Il primo consiglio è di evitare l’immobilità, ossia mantenersi attive, scegliendo attività fisiche adatte come lunghe passeggiate, yoga, attività in acqua. Sempre dopo aver sentito il parere del ginecologo. L’attività fisica aiuta anche a evitare un aumento di peso eccessivo.
Chi al lavoro sta in piedi per lunghi periodi, potrebbe trovare beneficio dall’utilizzo di una fascia di sostegno, meglio non abusarne però, per evitare di perdere tono muscolare. Se si lavora alla scrivania è consigliabile evitare di stare seduti troppo a lungo e cercare di cambiare spesso posizione. La ricerca di una posizione di rilassamento in cui non ci sia dolore è molto utile e in questo caso sono alleati perfetti i cuscini, da mettere a sostegno delle gambe o della schiena.
Flettere le ginocchia al petto allenta le tensioni muscolari e in molti casi reca sollievo alla regione lombare. Sul fianco mantenere le ginocchia e le anche sostenute da cuscini, evitando rotazioni della zona lombare, può essere di aiuto.
Scoliosi: chi ne soffre come deve affrontare la gravidanza?
Anzitutto bisogna sfatare un falso mito: non è vero che chi ha la scoliosi non può avere figli. I figli si possono fare, si può scegliere tra parto naturale e parto cesareo sulla base dei consigli del ginecologo esattamente come tutte le altre donne. Certamente è opportuno consultarsi con uno specialista della colonna per avere consigli e monitorare la curva della colonna.
Gli ormoni precedentemente citati e in particolare la relaxina, potrebbero favorire un rilasciamento delle curve, con successivo peggioramento della scoliosi, tale rischio è maggiore per le forme medio-gravi. Finché il feto è nella pancia della mamma non ci sono problemi particolari, perché l’utero stesso e il suo contenuto sostengono la colonna e aiutano a stabilizzarla. 

Dopo il parto, però, la schiena rimane molto mobile per alcuni mesi ed è proprio il periodo durante il quale il bambino, invece di “sostenere” la mamma come faceva in gravidanza, grava sulla sua schiena perché è spesso in braccio e pesa sempre di più, esponendo al rischio di peggioramento. Quando ci sono scoliosi importanti è consigliabile giocare d’anticipo e fare un po’ di prevenzione: impostando un adeguato piano di esercizi già prima della gravidanza e continuando a fare gli esercizi fino al parto è possibile dare alla schiena maggiori difese per il periodo critico che segue il parto. Infatti, durante la gravidanza, si ha più tempo per fare gli esercizi.
È vero che anche il periodo post parto è critico per la schiena e si può avvertire più dolore? Se sì, quali sono le cause?
Accade talvolta che i cambiamenti che si verificano durante la gravidanza, vadano ad alleviare o addirittura a far scomparire completamente il dolore alla schiena che era presente prima della gravidanza. La gravidanza di per sé non espone a un rischio di peggioramento del dolore o delle sofferenze discali già presenti.
Arriva il bambino: come evitare di farsi venire il mal di schiena, e di peggiorare la situazione in chi già ne soffre, nella gestione del neonato?
Il puerperio è un periodo molto delicato, non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Ritagliarsi del tempo da dedicare a se stesse è fondamentale per le neomamme. Se si dovesse riscontrare questo fastidioso problema dopo il parto, i consigli generali sono gli stessi delle donne in gravidanza: in primis svolgere attività fisica perché mantenersi allenate e in movimento permetterà di tenere sotto controllo il dolore nella maggior parte dei casi.
Spesso il mal di schiena che insorge per la prima volta in gravidanza scompare completamente dopo il parto, mentre chi si trovasse a gestire un dolore persistente dovrebbe rivolgersi a uno specialista per impostare una terapia personalizzata.





Fonte: https://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/mal-di-schiena-in-gravidanza-ecco-le-soluzioni/

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