Il bonding è un processo fisico, emotivo, ormonale che si crea tra madre padre e bambino tramite la relazione e l'accudimento. Comincia già durante la gravidanza e continua nel periodo neonatale. Crea le basi per un buon legame genitori-bambino e per tutte le relazioni sociali e affettive che seguiranno.
Viene rinforzato da una gravidanza serena, un parto spontaneo e naturale, un precoce attaccamento al seno materno, contatto pelle-pelle prolungato frequente e costante nei primi giorni di vita in cui bambino-genitori tramite tatto, olfatto, udito, gusto e vista possano imparare a riconoscersi a vicenda, gettando le basi per una crescita insieme serena e rispettosa.
Al contrario una gravidanza con disturbi, parto distocico, allontanamento tempestivo madre-bambino, problemi di salute della madre o del bambino, ospedalizzazione prolungata, disabilità motoria-sensitiva-cognitiva del bambino, affido o adozione, depressione materna post partum, impossibilità di allattamento al seno....sono tutti fattori che influiscono negativamente sulla riuscita di un attaccamento precoce e in un secondo momento se non aiutati e reindirizzati potrebbe evolvere in problemi di relazione genitori-bambino e conseguentemente in problemi relazionali sociali.
"Il bonding è come prendere l'onda perfetta nel surf.
E' sempre una triade, come nella famiglia: ci sono il mare, il surf e il surfista.
Nessuno dei 3 elementi può stare senza gli altri, se vuoi fare surf maretavolasurfista devono stare in stretto contatto tra di loro.
Inizialmente non si sa come come fare: si può leggere un libro, ascoltare consigli, andare a scuola, guardare film, osservare gli altri...ma sino a che non si prova, non si ha idea di quanto sia bello e fortificante riuscire a stare in piedi sulla propria tavola.
Si parte da principianti, bisogna imparare a prendersi cura della propria tavola, scoprirne i pregi e i difetti, testare sperimentare e migliorare ogni dettaglio.
Poi bisogna andare al mare, imparare a conoscere il mare, imparare a rispettare il mare e le sue condizioni metereologiche, scegliere il momento opportuno per entrare in acqua, sapere quando osare e quando rinunciare e semplicemente rimanere seduti sulla spiaggia, fermi, in ascolto, dando tempo al tempo, ma stando sempre lì vicino, pronti a ripartire appena le condizioni tue e del mare ritornino favorevoli.
Poi piano piano, con il passare del tempo, con la pratica, con l'accrescersi delle esperienze, si comincia a conoscersi bene; si inizia a prevedere il mare, i movimenti si raffinano, tutto diventa più semplice e spontaneo.
Sino al giorno in cui seduto sulla tua tavola in mezzo al mare, aspettando l'ennesima onda, ti accorgi di quanto sia meraviglioso l'essere arrivati a quel punto senza ricordare più le fatiche, le paure, le ore passate a cadere prendendo le onde in faccia, ma sempre rialzandoti con coraggio e voglia di riuscire.
Ed è lì che arriva l'onda, ti giri e lentamente ti appoggi sulla tua tavola e magicamente si crea quell'unione unica maretavolasurfista, senti l'energia del mare, senti la stabilità della tavola e il tuo corpo risponde senza pensare si alza e vola e capisci che da quel momento ogni onda sarà l'onda perfetta."
Il bonding per me, di Francesca Rusconi.
Commenti
Posta un commento